La nutrizione gioca un ruolo cruciale nel mantenimento del benessere cognitivo e della salute mentale. Studi recenti hanno dimostrato come nutrienti chiave, tra cui omega-3, vitamine del gruppo B (in particolare folato e B12), vitamina D e amminoacidi, siano fondamentali per il corretto funzionamento del cervello1. Allo stesso tempo, è stato evidenziato come una alimentazione sana possa influire positivamente sulla salute mentale sia nei giovani2 che negli adulti3, contribuendo alla prevenzione di disturbi affettivi e cognitivi.
Quando si parla di alimentazione sana, cosa si intende? È bene partire da una considerazione fondamentale: nessun alimento, da solo, può fornire tutte le sostanze nutritive necessarie nelle quantità richieste dal nostro corpo. Per questo motivo, una dieta equilibrata si basa su una combinazione di alimenti provenienti da diversi gruppi, ognuno con le sue caratteristiche nutrizionali. Solo così si può garantire un apporto energetico adeguato e l’assunzione di tutti i nutrienti essenziali, sia nel corso della giornata che nel lungo termine. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS una alimentazione sana deve soddisfare il giusto equilibrio tra fabbisogni energetici e nutritivi specifici per età, sesso, livelli di attività fisica,fisiologia e composizione corporea. Quindi deve essere varia, per assicurare il reperimento di tutti i nutrienti di cui il corpo necessita e assicurare, al contempo, il corretto equilibrio tra le tre principali fonti di energia e limitare l’assunzione di alimenti associati a rischi per la salute come zuccheri, dolcificanti, grassi e sale. Al fine di fornire indicazioni utili in materia di una dieta sana, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) ha redatto delle Linee Guida italiane per una sana alimentazione, basate prettamente sulla Dieta Mediterranea, riconosciuta essere un modello alimentare efficace in termini di salute e benessere.
La correlazione tra alimentazione e salute mentale è un campo di ricerca che si è sviluppato negli ultimi anni. Molti studi hanno evidenziato come più si predilige una dieta occidentale o altamente elaborata, più si è a rischio di sviluppare depressione e ansia4. Al contrario, più si segue una dieta ricca di frutta e verdura, di grassi sani e povera di cibi lavorati, in buona sostanza si segue una dieta di tipo mediterraneo, più si è potenzialmente protetti dallo sviluppo di un problematiche a livello di salute mentale5. L'evidenza scientifica, infatti, suggerisce che adottare una dieta equilibrata non solo aiuta a mantenere il benessere fisico, ma contribuisce anche alla resilienza mentale, riducendo il rischio di disturbi affettivi e cognitivi6.
Altre ricerche evidenziano come considerare l'effetto delle combinazioni di nutrienti, piuttosto che dei singoli elementi, potrebbe offrire risultati più efficaci nel trattamento delle problematiche legate alla salute psicofisica7. Infine, la prevenzione: secondo alcuni studi, una sana alimentazione potrebbe agire in modo preventivo, favorendo la salute mentale non solo in relazione a disturbi mentali effettivamente diagnosticati, ma migliorando, in senso generale, la qualità della vita percepita: una sana alimentazione capace di influenzare positivamente l'umore può avere significative ripercussioni anche sulla salute fisica, aumentando la probabilità che un individuo mantenga uno stile di vita attivo8.
Adottare uno stile alimentare sano richiede un approccio consapevole e mirato. Oltre a seguire le linee guida di una dieta equilibrata, è essenziale prestare attenzione alla qualità e alla varietà degli alimenti consumati, evitando diete drastiche o regimi alimentari squilibrati, che potrebbero compromettere il benessere psico-fisico. In questo contesto, rivolgersi a specialisti qualificati rappresenta il passo più sicuro per promuovere scelte nutrizionali efficaci e durature, capaci di capaci di supportare tanto il benessere mentale quanto quello fisico.
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Fonti
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